C. mo Presidente Luigi SPORTELLI,
ho apprezzato il suo sforzo e la
sua iniziativa di riunire tutti i componenti istituzionali attorno ad un tavolo
“mobilità che vogliamo”, ma visti i risultati, bisogna dire che gli sforzi sono
stati vani.
All'indomani della primo incontro
a Bari, dove l’assessore alla mobilità Guglielmo MINERVINI, doveva annunciare
un piano d’investimento per l’aeroporto che non doveva far rimpiangere il
ritiro dell’emendamento “27/ter” (1 MEURO e voli Ryanair), apprendemmo di un
piano di solo “sviluppo” che nulla aveva a che fare con la “mobilità” dei
tarantini.
Il piano fu spiegato meglio nella
seconda riunione a Taranto: una serie di disegni (elaborati da Aeroporti di
Puglia), che rappresentavano lo smantellamento dell’aerostazione passeggeri per
far spazio ad una azienda “AEROTECSYS” (provate a fare una visura camerale!)
che si sarebbe dovuta occupare di smantellamento e manutenzione di aerei e
apparecchi spaziali!!!!!!!!
Scordavo, nel piano
d’investimenti anche una scuola di pilotaggio (a Grottaglie c’è già, con tanto
di simulatore) in un posto non meglio precisato (fra Grottaglie e
Brindisi!!!!!). È la mobiltà, chiedeva giustamente Michele PELILLO? Nulla!
Anzi, si! Navette, si navette che ci porteranno a Bari e Brindisi. Saranno
gratis per i tarantini? E a quali costi? Con i soldi di chi?
Mille interrogativi ai quali
MINERVINI non risponde, se non balbettando incredibili vantaggi per il
territorio.
egregio Presidente, mi permetta
per un attimo di mettermi (indegnamente) nei suoi panni; io Luigi SPORTELLI,
secondo azionista di AdP SpA (quindi una società che pur garantendo il servizio
pubblico, deve fare utili), chiederei a DI PAOLA più utili, e come può un
aeroporto fare più utili, incrementando i passeggeri, attirando nuova utenza.
Commissionerei uno studio ad una
rinomata società per indicare una strategia, che guarda caso esiste: è lo studio “NOMISMA 2008”, che indica per
Taranto un potenziale di 3 milioni di utenti che potrebbero raggiungere lo scalo
tarantino, ed è chiaro che NOMISMA ha guardato alla Basilicata e all’alta
Calabria, tenendo anche conto della numerosa popolazione tarantina che ospita
parecchi trasferisti: Ilva, Eni, Alenia, Marina Militare etc..
Sicuramente tutta questa utenza
incrementerebbe gli incassi, ma porterebbe anche ad istituire nuove rotte al
momento non contemplate: Palermo, Catania, La Spezia etc…
Torno a rivestire i miei umili
panni di cittadino “orgogliosamente tarantino” (non ce ne sono molti, non mi
riferisco ai tarantini, quelli purtroppo ci sono, ma agli orgogliosi) che
rivendica un futuro migliore e, voglio riallacciarmi (indegnamente) al
bellissimo discorso del presidente FLORIDO, quando rivendicava un giusto
risarcimento per Taranto che ha così pesantemente fatto gli “interessi” della
Nazione e viene continuamente offesa, violentata, stuprata, presa in giro.
Cordiali
saluti Presidente, con stima
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